Novembre è un mese particolare dove spesso si è avvolti nella nebbia, e soprattutto in pianura o sulle pendici di colli… il Tortonese è una zona dell’alessandrino che vuole recuperare le sue tradizioni e far conoscere alla persone le sue potenzialità agroalimentari ed enologiche… Girovagando per quelle zone di può capitare a Volpedo, un paesino, famoso per le pesche che sono ottime fresche ma anche sciroppate per gli altri mesi dell’anno…
Questa domenica con un gruppo di amici abbiamo fatto tappa presso la Locanda Canevari a Volpedo (www.locandacanevari.it) dove ho mangiato piatti cucinati con prodotti del territorio e molto ben selezionati.
La Locanda, non è solo un ristorante che merita di essere menzionato, ma anche un luogo dove passare un fine settimana in un palazzo del diciottesimo secolo e nel frattempo scoprire e riscoprire luoghi e produttori locali.
Domenica a pranzo lo chef Daniele Lunghi ci ha fatto assaggiare un percorso gastronomico che traeva spunto dall’interpretazione giocosa e costruita degli alimenti che gli forniscono alcuni suoi fornitori locali o storici.
Il menù è stato dedicato a Volpedo e non solo…. con anche una bella sopresa…
Ecco, voi che leggete, dopo aver visto i piatti avrete l’acquolina in bocca… Partiamo fiato alle trombe ed iniziamo il percorso che ho gustato.
Trasversale Piemonte, Parma felice…
Tubetto di spalmabile di tonno e coniglio, pane di mais 8 file, nocciole sabbiate al curry, frolla di parmigiano con coppanero di parma e gelato di alici e…
lecca lecca di fassona
Bue grasso verso l’est
Brodo ristretto caldo con funghi porcini, tartufi neri, fette finissime di verdure invernali e spalla di bue grasso a fette finissime
Minestra di cappone, cardo gobbo e castagne
La classica minestra ma rivista e concentrata con gli ingredienti
La sopresa
Raviolo di foie gras con aria di porro e salsa al pompelmo
Suino nero di Parma: dal musetto alla coda, come rivedere la cassoeula
Una rivisitazione della cassoeula in chiave moderna e gourmand
Pesca di Volpedo, gelato di pasta frolla, nocciole e Caffè!!!
La pesca di Volpedo… reinterpretata come se fosse una frolla gelata e accompagnata da un buon caffè.
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Concordo su tutto: è stata un’esperienza resa ancor più magica dalla nebbia che avvolgeva la campagna e regalava un alone di antico e contadino al paesaggio… Mitico Daniele, e bravissimo Emanuele per averlo raccontato! (p.an)