Le grandi manovre sono iniziate da una settimana ed i muri stanno sparendo… giorno dopo giorno. Nelle prossime settimane vi mostrerò nuovi video che raccontano come stanno proseguendo i lavori. Oggi mi voglio concentrare su due argomenti che sono stati molto importanti nella fase di progettazione della nuova casa. Il filo conduttore di questo progetto è stato “la modernità preservando elementi tipici degli anni 50’” che hanno reso appetibile ai miei occhi LEI: il pavimento alla palladiana originale ed il parquet a listarelle, più o meno ben conservato e tipico di quel periodo.
Nei giorni in cui abbiamo discusso la riorganizzazione degli spazi spesso mi tornava in mente il lungo corridoio con la caratteristica palladiana tipica degli edifici signorili degli anni 50. Mi domandavo spesso se quel pavimento andasse sostituito oppure no, levarlo o farlo rivivere… così sono iniziate le mie ricerche.
Il pavimento alla palladiana porta con sé il fascino delle dimore signorili, ma anche un bel pezzo di storia. Risale infatti all’epoca degli antichi romani la tecnica dell’opus incertum, ossia la tipica pavimentazione realizzata con pietre di tagli diversi e irregolari. Anche la palladiana utilizza pezzi di pietra e li accosta l’uno all’altro senza rigore geometrico e senza uniformità nelle dimensioni. Il suo pregio viene dal fatto che le pietre utilizzate sono marmo, materiale che permette di ottenere una pavimentazione di grande valore e resa estetica pur contenendo i costi che tale rivestimento ha.
Il fascino di questa pavimentazione mi ha rapito ed ho deciso che avrei dovuto conservarlo e riportarlo allo splendore originale. Presa questa scelta poi sono stati ridisegnati gli spazi, ma questo argomento sarà oggetto del prossimo racconto, un vero e proprio grattacapo.
Nella casa poi, ho trovato un parquet di vero legno che ha più di sessanta anni che ho pensato di poter salvare e di riposizionare magari nella zona notte. E’ sempre bello scendere dal letto a piedi nudi e toccare una superficie non troppo liscia e levigata ma calda… Sono partiti allora i saggi per capire come all’epoca era stato posato, con quali materiali, quante liste si potevano salvare e quante dovranno essere scartate. Altra riflessione è se Loki farà il bravo o dovremo fargli indossare le pantofoline per non rigare il legno con le sue unghiette…. Poi mi sono detto, un pavimento in legno è bello vissuto per cui… vediamo cosa fare e se riusciamo a salvarlo.
Questa casa sembra un abito su misura, una scarpa ricamata, che segue un progetto ed uno stile di vita a cui tanto tengo e che caratterizza la mia vita privata…. Ogni decisione presa è preceduta da una storia, una narrazione, una riflessione che deve avere un passato che rivive o una contemporaneità che si integra alla mia passione per la cucina ed il deisgn. Beh possiamo dire quasi come l’essenza che caratterizza un profumo costruito in modo personalizzato.